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Baita Medail

Baita Medail

LUOGO

Oulx (TO)

Oulx (TO)

COMMITTENTE

privato

privato

REALIZZAZIONE

In corso

In corso

SUPERFICIE LORDA

856 mq

856 mq

Borgata Puys de Beaulard

Nel comune di Oulx, a qualche chilometro di distanza dall’agglomerato urbano di Beaulard, si trova la borgata Puys. Talmente intatta, nei suoi caratteri tipicamente alpini che, negli anni Ottanta del Novecento il regista francese Alain Bonnot decise di girare qui il film tratto dall’omonimo libro di Emilie Carles, che racconta la tenacia di una maestra elementare nlla difesa del proprio territorio dallo sviluppo selvaggio delle contemporanee arterie viarie.

Puys è costituito da una manciata di baite in pietra, intorno ad una piccola chiesa dedicata a San Giovanni Battista, con un campanile la cui meridiana reca il motto “Elle fugit ora”, un monito al rapido passaggio del tempo che non deve essere mai sprecato.

Il borgo è caratterizzato da architetture tipiche occitane, di origine rurale dove la promiscuità tra animali e persone non dava fastidio a nessuno. Infatti l’architettura tradizionale occitana è riconoscibile in struttura dove l’abitazione, la stalla ed il fienile fanno parte del fabbricato che normalmente si eleva su due/tre livelli. A piano terra la cucina e le stalle, divise da spessi muri in pietra. A primo piano raggiungibile tramite una scala ripida, le camere da letto. Al piano di sottotetto l’ampio fienile.

Dal borgo parte una strada militare che raggiunge il monte Colomion, oggi meta di passeggiate estive tra boschi verdeggianti, torrenti rigogliosi e fauna variopinta. Altri sentieri si dipartono verso il passo della Mulattiera, dove, a quota 24010 mt si incontra Caserma XVI costruita nel 1939 per presidiare le Valli. Poteva ospitare fino a 120 uomini. Non distante da Puys si trova la più piccola borgata di Refour, le cui grange sono state recentemente ristrutturate.

 

Baita Medail

Baita Medail, il cui nome richiama la famiglia che la abitò nel corso del Novecento, non differisce da questa tipologia ed arricchita, a piano terra da un camino di dimensioni considerevoli con adiacente forno per la cottura del pane. L’origine della Baita è verosimilmente quattrocentesca. Di pertinenza dell’abitazione vi sono diversi terreni che, anticamente costituivano il pascolo degli animali. L’ampia copertura lignea costituisce un rifugio sicuro e luminoso, con la grande apertura verso valle. Al piano interrato una “crota” si raggiunge tramite una stretta scala a fianco del forno.

Le aperture, di modeste dimensioni, sono bordate di bianco, come nella tipologia tipica alpina. La finitura esterna è lapidea. Unico ornamento della facciata Sud è il ballatoio ligneo, i cui balustrini torniti richiamano un’estetica d’altri tempi.

 

Il progetto di ristrutturazione

L’edificio è stato recentemente consolidato con interventi di rifacimento degli orizzontamenti degradati, il rinforzo delle murature perimetrali, la ristrutturazione della copertura.

Una nuova suddivisione interna vede il riuso degli spazi verso unità immobiliari più piccoli e più fruibili. Per tanto la Baita è frazionata in otto alloggi dotati di zona giorno e zona notte.

Il criterio fondante della ristrutturazione è di efficientare l’immobile, per renderlo a basse emissioni e bassi consumi, con interventi di coibentazione dell’involucro e nuovi impianti ad alto rendimento energetico.

La baita vuole anche essere uno spazio dedicato al relax ed alla cura di sé, per questo ogni unità immobiliare è dotata di una piccola sauna ed attrezzature sportive per tenersi in forma.

L’area verde antistante ed i terreni di pertinenza del fabbricato sono a disposizione delle unità immobiliari quali spazi esterni per la convivialità, lo svago, la lettura.

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