


Delpiano
"Non sarà una biblioteca tradizionale
ma avrà tante funzioni"
...che ha vinto il bando e di cui è cofondatrice insieme all’architetto Roberto Apostolo. Affacciato su Piazza Dolci, che verrà riqualificata insieme al mercato nell’ambito del maxi-progetto «Parco Cultura», e collocato in un’area già interessata da grandi trasformazioni urbane come le Fornaci e lo stabilimento Fiat, il centro polifunzionale di Beinasco è stato progettato sulla falsariga delle nuove biblioteche nordiche. «Come quella di Helsinki, dove al piano terra ci sono i nonni che giocano a scacchi con i nipoti e al primo piano, tavoli di comunità con macchine da cucire, stampanti 3d, stanze per la rigenerazione e gioco. O come la splendida biblioteca al servizio dei genitori nella città danese di Aarhus». «Biblioteche — prosegue l’architetto Apostolo — che sono aperte anche la domenica e dove si serve un buon caffè». Finlandia, Inghilterra, Germania, Olanda, Danimarca. Per trarre ispirazione, entrambi questa estate hanno condotto un tour bibliotecario in Nord Europa. Il progetto, però, nasce soprattutto da una lunga ricerca condotta dall’architetto Apostolo, che dal 1983 al 2016 è stato anche docente di Progettazione architettonica presso la facoltà di Architettura al Politecnico di Torino. «Negli anni avevo sperimentato la metamorfosi tridimensionale dei quadri astratti dei suprematisti sovietici in architettura. Una ricerca che avevo portato alla Biennale di Venezia, a Parigi, Budapest, Mosca, San Pietroburgo, Los Angeles, insieme ai miei studenti, con una mostra allestita e vari workshop» racconta. «Su consiglio dell’architetto Delpiano, ho tradotto la mia ricerca in progetti concreti per partecipare ai concorsi. Già a Vienna abbiamo trasformato “Il bacio” di Klimt in un edificio, tratto da una tesi di laurea. A Pinerolo, stiamo disegnando una villa che è traduzione architettonica di un quadro di El Lissitzky, altro pittore russo. Avevo e ho un buon rapporto con la Russia, anche se ora va come va», sorride amareggiato per le tensioni geopolitiche. Venendo al suo cuore, la nuova biblioteca si presenterà come un open space soppalcato, che avrà al piano terra un caffè letterario aperto sulla piazza. «A Beinasco il centro commerciale è diventato un centro di ritrovo per gli anziani, ma anche per i giovani. Speriamo di diventare la sua piazza alternativa», conclude Apostolo. Perché questo accada, e sarà cura dell’ente pubblico, il polo del domani dovrà essere «flessibile negli orari e investire molto sulla socializzazione». Al momento sono previste una sala yoga, spazi per l’infanzia, per gli adolescenti, ma anche servizi digitali e di apprendimento per le persone anziane; sale espositive a rotazione e su prenotazione».